LA BOIATA DELLA TORRE DEL BOIA
Chiedo venia, ma questo gioco di parole era irresistibile. Chissà quante volte vi è stato raccontato, passeggiando per la bella riviera Paleocapa, nei pressi della Specola, che la torre quadrangolare immersa nella vegetazione che si vede è la Torre del Boia o, addirittura, la Torre del Diavolo o della Morte. Le leggende narrano infatti che quella fosse la dimora del giustiziere della cittadella Carrarese, una fantasia alimentata forse dalla vicinanza delle temibili prigioni di Ezzelino. Ma insomma, diciamocelo, questa è proprio una boiata: sono tutti nomi di pura fantasia!
Il vero nome è molto meno accattivante: si chiama infatti Torre del Soccorso o Torre della Catena, poiché qui veniva tirata una grossa catena che attraversava il fiume, legata a un altro sostegno allo scopo di bloccare gli ingressi indesiderati e far pagare i dazi alle imbarcazioni da trasporto.
La catena, quando non era tesa, restava allentata sul fondo del fiume, permettendo la libera circolazione di uomini e merci. Si tratta di una delle rarissime parti del sistema difensivo carrarese, interamente demolito dai veneziani a seguito della costruzione delle nuove mura, che in parte ne seguono il tracciato. Se guardate bene, si vedono ancora all'interno della torre le guide attraverso le quali venivano calate-le inferriate. Era questo un punto davvero strategico per l'ingresso delle acque in città.
Ma quanta fantasia quindi, questi padovani! Be', diciamo che lo stato di incuria che per lungo tempo ha avuto la meglio su questo luogo ha aiutato a dargli un aspetto tutt'altro che rassicurante, alimentando la fantasia dei cittadini.
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